Oggigiorno nel settore dell’agricoltura la crescita di nuovi strumenti tecnologici risulta essere una sfida fondamentale.
Si vuole raggiungere l’utilizzo costante di sistemi più automatizzati, per far fronte al notevole aumento della popolazione, che secondo l’ONU raggiungerà i 9,7 miliardi nel 2050. Questa crescita dovrebbe portare all’incremento del 60% di produzione alimentare per poter soddisfare il fabbisogno globale.
L’Intelligenza Artificiale trasforma l’agricoltura
Tre macro-aree principali verranno, e tuttora vengono, trasformate dall’intervento dell’intelligenza artificiale:
- Monitoraggio delle colture: riguarda lo stato delle piante, il loro mantenimento, la potatura, il diserbo e la raccolta.
- Analisi predittiva: parliamo di elaborazione di grosse quantità di dati specifici circa il processo di coltivazione. L’IA permetterà l’utilizzo di informazioni più accurate sia per quanto riguarda l’ottimizzazione delle produzioni e degli sprechi, sia per quanto riguarda i costi.
- Robotica agricola: si tratta di macchine autonome per la raccolta di prodotti, che tante aziende già utilizzano. Questi macchinari utilizzano dei sensori, accompagnati alla visione artificiale, che permettono loro di identificare i prodotti e di selezionare quelli giusti.
L’International Federation of Robotics (IFR) sostiene che, nel 2020, siano stati venduti fino a 25.000 robot agricoli, stimando circa 6,4 miliardi di dollari di ricavi totali.
Conquiste normative: L’avvento dell’IA in Europa e in Italia
Nuove frontiere normative dovranno essere sorpassate per quanto concerne l’IA nell’agricoltura.
Ad oggi l’UE presenta un quadro normativo ancora troppo scarno rispetto alle aspettative future: infatti gli unici testi che regolano la progettazione e l’utilizzo di queste tecnologie, garantendo degli standard normativi soprattutto in tema di sicurezza, sono la Direttiva Macchine e la Mother Regulation.
Anche in Italia questa realtà inizia a bussare alle nostre porte, soprattutto nella parte settentrionale del Paese, con prevalenza nelle regioni della Pianura Padana, come il Veneto e l’Emilia-Romagna, seguiti dal Friuli Venezia Giulia e dal Trentino Alto Adige. Dunque assisteremo anche nel nostro Paese ad una vera e propria rivoluzione nel modo di concepire e gestire l’agricoltura.
Controversie e limiti della rivoluzione tecnologica
Nonostante i numerosi benefici, sono sorti alcuni ostacoli alla realizzazione di questo progetto: per esempio i costi iniziali, i quali necessitano di un finanziamento elevato, data anche la mancanza di strutture adeguate. Inoltre vi è una reticenza verso quella che è l’innovazione, in quanto necessariamente sposterà gli equilibri a cui siamo abituati.
La questione etica tocca poi una questione meramente professionale: occorreranno professionisti qualificati in ambito informatico, ingegneri meccanici, a discapito dei piccoli agricoltori. Allo stesso tempo queste figure saranno accompagnate da esperti di qualità alimentare e di artigianalità per non dimenticare la tradizione alimentare e la salute generale.
Una risposta a “Intervento dell’IA nell’agricoltura: una crescita sostenibile”
Molto interessante , serviva un sito che fosse all’avanguardia , visti i tempi di cambiamento radicale che stiamo vivendo.
Vi è davvero molto da riflettere ..
meno male che qualcuno è proiettato a spiegare i mutamenti in atto in ogni ramo ed ambito .
Grazie justech!