Intelligenza Artificiale e Diritto in Italia e nel Mondo

Ormai anche il diritto di famiglia deve far fronte all’ingresso dell’intelligenza artificiale. È questo il caso di un padre peruviano, in causa per il versamento degli alimenti per la figlia, il cui importo è stato individuato con l’aiuto di ChatGPT.

Corte Superiore di Giustizia di Lima, 27 Marzo 2023: contesto e sviluppi

Nel distretto di San Juan de Miraflores è sorto un caso piuttosto innovativo: due genitori in causa per stabilire l’importo dell’assegno di mantenimento da destinare alla figlia. Il giudice Frank Flores García, con l’aiuto della piattaforma digitale OpenAI – ChatGPT, ha preso in carico questa causa. I criteri per la fissazione degli alimenti da versare sono stabiliti dall’art. 481 del Codice Civile peruviano: “Gli alimenti sono regolati dal giudice in proporzione alle esigenze della persona che li richiede e alle possibilità della persona che deve darli […]”.
Alla luce di questo, ChatGPT ha applicato delle proporzioni matematiche affinchè si riuscisse a stabilire la quota più idonea:

  1. Somma dei redditi del padre e della madre
  2. Calcolo della percentuale del reddito del padre e della madre
  • Calcolo del contributo del padre e della madre

Il risultato totale del calcolo per il mantenimento, tenendo in considerazione anche le esigenze personali di ciascun genitore, è stato di almeno 1000 pen al mese (poco più di 250€) che il padre dovrà versare alla figlia.

Intelligenza Artificiale in Italia: Prospettive e Limiti

In Italia, dopo una serie di modifiche apportate al sistema di intelligenza artificiale Open AI – ChatGPT, volute espressamente dal Garante della Privacy, è possibile utilizzare tale piattaforma.

Anche se siamo ancora sprovvisti di casi di consulenze o processi in cui ChatGPT sia stato usato come base di risoluzione di una controversia, questo probabilmente non fermerà l’avvento dell’IA. Non dobbiamo scordarci però dell’intervento umano, il quale risulta fondamentale con sistemi come questo.

Il sistema è in grado di fornirci informazioni e suggerimenti. Esso però non ha la capacità di interpretare e applicare il diritto in modo completo e accurato come farebbe un giurista.

Intelligenza Artificiale e Diritto: Criticità e Controversie

Questo, come numerosi altri casi, è soggetto a quello che viene definito “black box effect”, che viene tradotto come “l’impossibilità di guardare all’interno”.

La metafora di un treno che entra in una galleria, per poi uscirne, rappresenta vividamente questa mancanza di trasparenza. Mentre è possibile osservare l’ingresso e l’uscita del treno, ciò che avviene all’interno della galleria rimane estraneo all’osservatore.

Tale effetto rappresenta la massima forma di opacità che caratterizza i sistemi di IA e si pone in contrasto con la trasparenza che la giurisprudenza cerca di garantire. I fatti possono essere misurati, ma questa misurazione sfugge alla precisa conoscibilità dei meccanismi di funzionamento e, quindi, dell’attendibilità dei risultati.

Gli aspetti quantitativi delle piattaforme di intelligenze artificiali sono noti, ma non vale lo stesso per quelli qualitativi.

L’automazione può offrire efficienza e oggettività nei processi decisionali. Tuttavia ci si chiede se solo la sensibilità umana possa cogliere questioni e rispondere a interrogativi fondamentali legati alla giustizia e alla complessità delle relazioni sociali.

A livello generale si può dire che i sistemi di intelligenze artificiali portano ad un risultato sulla base dei dati che vengono forniti loro e su dei precedenti analoghi. Dunque sarà molto difficile che un algoritmo possa trovare una soluzione innovativa, per la quale necessariamente occorrerà l’intervento umano.

Scritto da: Giulia Cellai

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