In Italia il sistema più utilizzato per il riconoscimento facciale è SARI, nato nel 2017 è l’acronimo di Sistema Automatico di Riconoscimento di Immagini. Questo strumento si basa su tecnologie biometriche e algoritmi di intelligenza artificiale, che permettono di analizzare i tratti del volto e confrontarli con fotografie e video. È stato sviluppato per le forze dell’ordine italiane, allo scopo di facilitare il riconoscimento delle persone durante le indagini.
Come funziona il riconoscimento facciale con SARI?
Il sistema SARI analizza i punti caratteristici del volto trasformandoli in un modello numerico, che verrà poi confrontato con i modelli già presenti nei database, al fine di poter trovare possibili corrispondenze.
È importante sottolineare che la conferma dell’identità non può avvenire esclusivamente attraverso questo sistema, ma sarà necessaria la validazione da parte di un operatore umano.
Quante versioni di SARI esistono?
Esistono più versioni del SARI e ognuna di esse prevede alcune funzioni specifiche, tra cui vediamo:
- SARI enterprise: è un sistema utilizzato a fini investigativi, per confrontare immagini acquisite con quelle archiviate nei database delle forze dell’ordine. In questa versione l’analisi non avviene in tempo reale.
- SARI real time: questa versione è stata progettata per riuscire a lavorare in tempo reale, ad esempio installata nelle telecamere di sorveglianza. Tuttavia questo modello non è ancora operativo per i dubbi che solleva sulle questioni di privacy dei singoli individui.
Normative e limiti al riconoscimento facciale
Le nuove tecnologie spesso sono oggetto di problematiche che riguardano la privacy, e la violazione dei diritti della persona. Per questo motivo, il Garante per la protezione dei dati personali, ha sottolineato la necessità di porre dei limiti all’utilizzo del riconoscimento facciale, soprattutto per quanto riguarda la versione real time.
L’uso di SARI Enterprise è stato consentito dal 2018. Il Garante per la protezione dei dati personali ha deciso di limitarne l’utilizzo, stabilendo che possa essere utilizzato solo per fini investigativi, nei confronti di soggetti precedentemente schedati e, che l’intero processo sia tracciabile a posteriori.
E nell’Unione Europea?
Nel 2024 è stato ufficialmente approvato il Regolamento sull’intelligenza artificiale, ossia l’AI act. Il regolamento prevede, il divieto dell’ utilizzo del riconoscimento facciale in tempo reale e negli spazi pubblici.
Il riconoscimento facciale in tempo reale è stato classificato come sistema di intelligenza artificiale che comporta rischi inaccettabili. L’Ai Act permette alle forze dell’ordine il riconoscimento facciale e l’identificazione biometrica remota «in tempo reale» in caso di indagini su 16 tipologie di reati particolarmente gravi, come omicidio, stupro, rapina a mano armata, traffico di stupefacenti e di armi illegali, crimine organizzato, crimine ambientale.
Queste eccezioni sono state inserite pe tutelare situazioni di interesse pubblico, ma in linea generale non è possibile utilizzare strumenti di riconoscimento facciale in tempo reale.
Utilizzare SARI può essere utile?
L’utilizzo del sistema SARI può essere molto utile e può supportare il lavoro delle forze dell’ordine garantendo:
- Supporto efficace per le indagini. SARI, grazie alla sua capacità di riconoscimento facciale è in grado di diminuire notevolmente i tempi delle indagini.
- Identificazione rapida dei soggetti. SARI consente di confrontare i volti di immagini e video, con quelli in possesso delle forze dell’ordine.
Nonostante il grande supporto che offre alle forze dell’ordine, il suo utilizzo presenta diverse criticità, ad esempio:
- Rischio per la privacy dei cittadini, il sistema SARI è uno strumento di intelligenza artificiale ad alto rischio, il suo utilizzo potrebbe ledere i diritti fondamentali della persona.
- L’algoritmo può commettere errori o discriminazioni algoritmiche. Ogni strumento di intelligenza artificiale essendo progettato da esseri umani, può contenere all’interno dell’algoritmo discriminazioni per razza, religione o cultura.
- Mancanza di una normativa chiara. Ad oggi in Italia ancora non è stato del tutto regolamentato il suo utilizzo, mancano ancora istruzioni chiare.
Considerazioni finali
SARI quindi rappresenta uno strumento molto potente per il contrasto alla criminalità, tuttavia è ancora al centro di un dibattito tra tecnologia, etica e sicurezza.
Oggi non è ancora possibile utilizzare in maniera generalizzata questo sistema, e probabilmente potrebbe non esserlo mai. La privacy di ogni individuo è un diritto fondamentale, e sistemi di intelligenza artificiale come questo rischierebbero di lederla in modo inaccettabile.
Tuttavia come abbiamo visto ci sono delle eccezioni che permettono, in casi di grave urgenza, di utilizzare SARI per il riconoscimento facciale anche in tempo reale.