Tutto quello che devi sapere sulla realtà virtuale!

Con il termine “realtà virtuale” (noto come RV) si intendono tutte quelle simulazioni della realtà mediante l’utilizzo di computer o di altri dispositivi elettronici.

Quando e come nasce la realtà virtuale?

A partire dalla metà del XX secolo Morton Heilig, inventore, regista e cameraman, introdusse il “cinema esperienza”, il quale era in grado di coinvolgere tutti i sensi in maniera realistica, coinvolgendo lo spettatore. Costruì un prototipo della sua visione, chiamato Sensorama, che proiettava i film e coinvolgeva l’utilizzo di molti sensi, simulando:

  • Immagini 3D
  • Vento
  • Vibrazioni
  • Sensazioni tattili
  • Movimento
  • Profumi e odori

Nel 1968 Ivan Sutherland, insieme ad un suo studente, realizzò il primo prototipo di realtà virtuale con visore, il quale era sicuramente molto primitivo ed embrionale ed era talmente pesante da dover essere appeso al soffitto.

Crescita e sviluppo della realtà virtuale

Ad oggi, con le moderne tecnologie, la RV si fa sempre più immersiva tramite l’utilizzo di moderni mezzi, quali:

  • Visori VR: sono dispositivi indossabili che coprono gli occhi e talvolta le orecchie, creando un ambiente immersivo bloccando la visione e l’audio esterni. Si utilizzano display ad alta risoluzione e lenti speciali per proiettare immagini 3D direttamente davanti agli occhi dell’utente.
  • Sensori di Movimento: monitorano i movimenti della testa e del corpo dell’utente, permettendo di interagire con l’ambiente virtuale in modo naturale. Spesso includono giroscopi, accelerometri e sensori di posizione per tracciare movimenti con precisione.
  • Controller VR: permettono di interagire con l’ambiente virtuale tramite movimenti delle mani e sono caratterizzati di solito da pulsanti, touchpad, levette e sensori per rilevare il movimento delle dita.
  • Computer o Console: molte esperienze VR richiedono un computer potente o una console di gioco per gestire la grafica e l’elaborazione dei dati.

Tipologie di realtà virtuale

La realtà virtuale può essere categorizzata in diversi tipi a seconda del livello di immersione e interattività offerto:

  • Realtà virtuale non immersiva: questa forma di RV offre un’esperienza limitata di immersione. Gli utenti interagiscono con l’ambiente virtuale attraverso un’interfaccia standard, come un computer o un dispositivo mobile. Un esempio classico sono i videogiochi per computer o per console.
  • Realtà virtuale semi-immersiva: fornisce un’esperienza più coinvolgente rispetto alla prima, ma non isola completamente l’utente dall’ambiente reale, utilizzando schermi di grandi dimensioni o proiettori, talvolta con dispositivi come occhiali 3D. Un esempio sono i simulatori di volo che riproducono le cabine di un aereo.
  • Realtà virtuale immersiva: è la forma più avanzata di RV, che immerge completamente l’utente in un ambiente virtuale tramite visori RV (HMD). Utilizza sensori di movimento e controller per un’interazione più naturale. Degli esempi sono le esperienze di gioco e le simulazioni che sfruttano il tracciamento del corpo e delle mani.
  • Realtà virtuale mista: combina elementi di RV e realtà aumentata (RA), permettendo all’utente di interagire con oggetti virtuali all’interno del mondo reale. Richiede visori avanzati che possono sovrapporre contenuti virtuali all’ambiente fisico. Un esempio sono i Magic Leap, i quali sovrappongono, su oggetti del mondo reale, immagini 3D proiettando un campo luminoso sull’occhio dell’utente.
  • Realtà virtuale di sostituzione: consiste nella sostituzione parziale o totale della realtà percepita dall’utente con una simulazione virtuale. Viene utilizzata per creare esperienze solitamente in campo medico-chirurgico e per l’addestramento alle emergenze.

Implicazioni legali per la realtà virtuale

Proprietà intellettuale

Uno dei principali problemi legali riguarda la proprietà intellettuale. La creazione di contenuti RV coinvolge spesso molteplici attori, inclusi sviluppatori di software, designer e artisti. Stabilire chi detiene i diritti d’autore può essere complesso. Ad esempio, in Italia, il diritto d’autore è regolato dalla Legge 633/1941, ma applicare queste normative alla RV richiede alcune innovative interpretazioni.

Privacy e protezione dei dati

La realtà virtuale raccoglie una quantità significativa di dati personali, tra cui movimenti, espressioni facciali e risposte fisiologiche. Nell’UE, il GDPR offre un quadro giuridico per la protezione dei dati, imponendo requisiti rigorosi sulla raccolta, l’uso e la conservazione dei dati personali, garantendo così degli stringenti requisiti sul tema della privacy.

In Italia, il Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs. 196/2003) si allinea al GDPR, ma la sfida sta nell’adattare queste leggi a tecnologie avanzate come la RV.

Responsabilità Civile

La responsabilità per danni causati dall’uso della RV è un altro ambito complesso.

In caso di lesioni fisiche o psicologiche derivanti dall’uso di tali dispositivi, determinare la responsabilità può essere difficile, perché questo può coinvolgere produttori di hardware, sviluppatori di software e persino i distributori dei contenuti.

Implicazioni Etiche

Immersione e dipendenza

L’immersività della realtà virtuale può portare a una dipendenza psicologica, con effetti negativi sulla salute mentale e fisica degli utenti. Le aziende che sviluppano e distribuiscono contenuti RV devono affrontare la responsabilità etica di prevenire l’uso eccessivo e promuovere un uso equilibrato della tecnologia.

Contenuti sensibili

La RV ha il potenziale di simulare esperienze estremamente realistiche, incluse situazioni violente o traumatizzanti. Questo solleva questioni etiche riguardanti la protezione degli utenti, specialmente dei minori, dall’esposizione a contenuti inappropriati.

In Italia, il Codice di Autoregolamentazione Media e Minori fornisce linee guida per la protezione dei minori nei media tradizionali, ma è necessario adattare queste norme alla realtà virtuale.

Accessibilità e inclusività

Un’altra considerazione etica riguarda l’accessibilità della realtà virtuale, infatti queste tecnologie dovrebbero essere progettate per essere inclusive, tenendo conto delle esigenze delle persone con disabilità. Dunque si necessita dell’adozione di standard di accessibilità.

Quali sono le normative sul tema della realtà virtuale?

A livello globale diversi paesi stanno sviluppando regolamentazioni specifiche per la realtà virtuale:

  • Stati Uniti: la Federal Trade Commission (FTC) ha iniziato a monitorare le pratiche commerciali nel settore RV, mentre la Food and Drug Administration (FDA) valuta l’uso di questa nella sanità.
  • Unione Europea: oltre al GDPR, l’UE sta lavorando a nuove normative per affrontare le sfide poste dalle tecnologie emergenti, inclusa la RV, come parte della Strategia Europea per i Dati e della Legge sui Servizi Digitali.
  • Giappone: anche il governo giapponese ha implementato linee guida per la realtà virtuale nella sanità e nell’istruzione, mirando a bilanciare l’innovazione con la protezione degli utenti.

Valutazioni finali e conclusioni

La realtà virtuale offre straordinarie opportunità, ma anche significative sfide legali ed etiche. È fondamentale che i governi, le aziende e la società civile collaborino per sviluppare normative che garantiscano un uso sicuro, etico e responsabile di questa tecnologia.

In Italia, come nel resto del mondo, le leggi esistenti devono essere aggiornate e adattate per affrontare le specificità della realtà virtuale, garantendo così una protezione adeguata degli utenti e promuovendo uno sviluppo sostenibile della tecnologia.

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