Cloud Computing: Normativa di Riferimento

L’adozione del cloud computing è diventata una necessità per molte aziende moderne. Con la promessa di una maggiore flessibilità, scalabilità e riduzione dei costi, il cloud offre numerosi vantaggi. Tuttavia, la migrazione verso questo tipo di soluzioni comporta anche una serie di sfide legali e normative, necessarie per garantire la sicurezza dei dati, la conformità e la protezione dei diritti degli utenti.

Cloud Computing

Il cloud computing è un modello di erogazione di servizi informatici che permette l’accesso a risorse e applicazioni attraverso internet. Più nello specifico, si basa sul concetto di condivisione di risorse computazionali on-demand, software e informazioni tramite internet. In questo modo, sia aziende che singoli individui interessati possono pagare per accedere ad una “pool” virtuale di vere e proprie risorse condivise.

Principali Modelli di Servizio Cloud

IaaS (Infrastructure as a Service): in questo modello il fornitore di servizi cloud gestisce infrastrutture IT come risorse di archiviazione, server e rete, e le fornisce alle organizzazioni interessate tramite “macchine virtuali” accessibili via internet. Offre numerosi vantaggi per le organizzazioni, come la possibilità di rendere i carichi di lavoro più veloci, semplici, flessibili e convenienti.

PaaS (Platform as a Service): fornisce agli sviluppatori gli strumenti necessari per creare e gestire applicazioni senza preoccuparsi dell’infrastruttura hardware e software sottostante. Le applicazioni vengono sviluppate e amministrate direttamente nel cloud.

SaaS (Software as a Service): in questo modello, che funziona attraverso il “cloud delivery model”, un fornitore indipendente di software (ISV) può affidarsi a un provider di cloud di terze parti per ospitare la propria applicazione.

Quadro Normativo e Best Practices

Il panorama normativo, in questo caso, è complesso e influenzato da diverse leggi e regolamenti a livello globale. Di seguito alcune delle principali normative che le aziende devono considerare:

• Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR, Regolamento UE 2016/679): impone requisiti rigorosi alla raccolta, elaborazione e conservazione dei dati personali. Le aziende che operano in Europa o che gestiscono dati di cittadini europei devono dunque garantire che i loro fornitori di servizi cloud siano conformi al GDPR.

• ISO/IEC 27018: questo standard rappresenta un aspetto cruciale della privacy nel cloud, in particolare per quanto riguarda la protezione delle PII (Personally Identifiable Information). Stabilisce inoltre una serie di misure specifiche alle quali i fornitori di servizi cloud pubblici devono attenersi durante il trattamento di tali dati.

• Federal Risk and Authorization Menagement Program (FedRAMP): è un programma di conformità del governo federale degli Stati Uniti che standardizza il processo di valutazione della sicurezza, autorizzazione e monitoraggio continuo per prodotti e servizi cloud.

Best Practices

Esistono numerose normative specifiche in vigore in diversi Stati, ciascuna con requisiti unici per la gestione e la protezione dei dati in questo settore. Tuttavia, oltre a rispettare queste normative, è altrettanto essenziale considerare le best practices. Queste linee guida, ormai consolidate, aiutano a garantire la sicurezza, l’efficienza e la conformità delle operazioni cloud. Di seguito si riportano alcune di esse:

• Multi-Cloud Strategy: si tratta di sfruttare simultaneamente servizi provenienti da più di un cloud provider.

Scalability Practices: strategie utilizzate per adattare le risorse e le capacità di un ambiente cloud in risposta alle variazioni delle esigenze operative. Queste pratiche consentono alle aziende di aumentare o diminuire le risorse in modo efficiente.

• Disaster Recovery: ci si riferisce alle attività di analisi, implementazione e testing di sistemi di sicurezza per eventuali ripristini di emergenza, utili per preservare al meglio i dati conservati nell’ambiente cloud.

Protezione dei Dati nel Cloud

È necessario adottare misure proattive e nuove strategie per proteggere i dati da accessi non autorizzati e potenziali violazioni. Questo include una serie di pratiche e tecnologie avanzate che aiutano a mitigare i rischi e a garantire l’integrità, la riservatezza e la disponibilità dei dati. Tra queste misure, si evidenziano in particolare: la crittografia dei dati, la gestione degli accessi e le valutazioni di sicurezza.

• Crittografia dei dati: i dati devono essere crittografati sia in transito che a riposo. Questo garantisce che, anche in caso di violazione, i dati rimangano illeggibili senza le chiavi di decrittazione corrette.

• Gestione degli accessi: è utile implementare controlli rigorosi sull’accesso ai dati, assicurando che solo il personale autorizzato possa accedere alle informazioni sensibili.

• Valutazioni di sicurezza: si possono condurre valutazioni regolari della sicurezza per identificare e mitigare le vulnerabilità nei sistemi cloud. Questo include test di penetrazione, audit di sicurezza e monitoraggio continuo delle attività di rete.


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