Prove Digitali nel Processo Penale

L’uso di prove digitali nel diritto penale e nei relativi procedimenti è diventato sempre più comune con l’aumento delle tecnologie informatiche e della comunicazione.
Le prove digitali possono includere e-mail, dati dei social media, registrazioni di sorveglianza, dati GPS e molto altro.
Questa guida esplora le migliori pratiche per la raccolta, conservazione e ammissione delle prove digitali, garantendo che esse siano trattate in conformità ai requisiti legali e siano ammissibili in tribunale.

Raccolta delle Prove Digitali

Sarà necessario, in sede di indagini, procedere alla raccolta delle suddette prove tramite alcuni passaggi molto delicati.

Identificazione delle prove rilevanti
  • Selezione dei dati: Raccogliere e-mail, messaggi di testo, registrazioni di telefonate, file di sistema, dati di navigazione web, etc.
  • Analisi preliminare: Determinare quali dispositivi e dati potrebbero contenere informazioni rilevanti per il caso.
Preservazione della scena digitale
  • Isolamento: L’accesso ai dispositivi viene bloccato per evitare che i dati vengano cancellati o manomessi (artt. 247 e 248 c.p.p).
  • Imaging forense: Si tratta della copia bit per bit dei dati digitali presenti in un dispositivo verso un altro dispositivo di memorizzazione. Questo consente di non perdere eventuali dati che potrebbero venir danneggiati o usurati.
Strumenti e tecniche di raccolta
  • Software forense: Utilizzo di software specializzati per estrarre dati senza alterare i dispositivi.
  • Catena di custodia (“Chain of Custody”): Documentazione ininterrotta di ogni passaggio della raccolta per garantire l’integrità e l’autenticità delle prove.

Conservazione delle Prove Digitali

La conservazione dei dati è regolata dal D.Lgs 82/2005, il quale regola l’uso delle tecnologie digitali nella PA e stabilisce norme per la gestione e conservazione dei documenti informatici, compresi quelli utilizzabili come prove.

Integrità dei Dati
  • Hashing: Utilizzo di algoritmi di hashing per creare un’impronta digitale unica dei dati. Questo garantisce che non vengano alterati, perché si tratta di un meccanismo molto difficile da invertire.
  • Controllo degli accessi: Limitare l’accesso ai dati a personale autorizzato.
Archiviazione Sicura
  • Backup: Creazione di copie di backup per prevenire la perdita di dati.
  • Ambienti protetti: Conservare i dati in ambienti fisicamente sicuri e protetti da accessi non autorizzati e possibilmente isolati.
Documentazione
  • Registro delle attività: Documentare tutte le operazioni eseguite sulle prove digitali in modo tale da poter ricostruire il percorso che queste hanno fatte in sede di processo.
  • Rapporti dettagliati: Creare rapporti dettagliati che descrivono la raccolta e la conservazione delle prove e tutti gli eventuali risultati che emergono da queste due fasi.

Ammissione delle Prove Digitali

Requisiti Legali per l’Ammissione
  • Autenticità: Dimostrare che le prove sono autentiche e non alterate.
    Questo requisito è regolato dal D.Lgs 196/2003 che disciplina la tutela dei dati personali e la loro gestione, compresi gli aspetti riguardanti la sicurezza e l’integrità dei dati digitali utilizzati come prove.
  • Rilevanza: Le prove devono essere rilevanti per il caso in questione.
  • Affidabilità: Le prove devono essere affidabili e ottenute in modo lecito.
Testimonianza degli Esperti
  • Esperti forensi: Utilizzo di esperti forensi per spiegare la raccolta, la conservazione e l’analisi delle prove digitali.
  • Cross-examination: Gli esperti devono essere pronti a rispondere alle domande della difesa durante il controinterrogatorio.
Catena di Custodia

Di questo concetto ne abbiamo parlato nella “Raccolta delle Prove Digitali”, ma si riflette anche in fase processuale.

  • Prova di continuità: Dimostrare la catena di custodia in tribunale per garantire che le prove non siano state manomesse.
Ammissione della Prova Digitale
  • Presentazione in tribunale: Utilizzo di strumenti adeguati per presentare le prove digitali in modo comprensibile per il giudice.
  • Esame delle prove: La difesa e l’accusa devono avere la possibilità di esaminare le prove digitali per fare una contro prova ed accertarsi che quello che è stato portato in tribunale e che verrà esaminato sia effettivamente corretto.

Consigli utili e Considerazioni Etiche

Formazione Continua
  • Aggiornamenti: Tenere il personale addetto alla raccolta e conservazione delle prove aggiornato sulle ultime tecniche e normative.
  • Certificazioni: Ottenere certificazioni riconosciute nel campo dell’informatica forense.
Normative e Linee Guida
Implicazioni etiche
  • Rispetto della privacy: Raccogliere solo i dati necessari per l’indagine, rispettando la privacy degli individui.
  • Uso lecito: Assicurarsi che tutte le operazioni siano condotte in modo lecito e etico.

Normative internazionali: Come si è mossa l’UE?

Oltre agli articoli e alle normative precedentemente citati anche l’UE si è esposta in materia di prove digitali, fornendo un proprio intervento in materia legale:

  • Convenzione di Budapest sul Cybercrime (2001): È il principale trattato internazionale che disciplina i crimini informatici e la cooperazione internazionale nella raccolta e nell’uso delle prove digitali.
    Serve a stabilisce standard per la raccolta delle prove digitali e promuove la collaborazione tra gli Stati membri.
  • GDPR: Si tratta del regolamento generale sulla protezione dei dati. Sebbene riguardi principalmente la protezione dei dati personali, ha implicazioni significative sulla gestione e la conservazione delle prove digitali, garantendo che i dati utilizzati come prove siano trattati in conformità con i diritti alla privacy.
  • Direttiva UE 1937/2019: Nota anche come “Direttiva sulla protezione degli informatori” (“whistleblowers” in inglese), stabilisce un quadro giuridico per la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione Europea. Serve principalmente a garantire che le persone che segnalano violazioni (informatori) siano protette da ritorsioni come licenziamenti, degradazioni, intimidazioni o altre forme di discriminazione.
  • Regolamento eIDAS (Regolamento UE 910/2014): Regola l’identificazione elettronica e i servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno.
    Inoltre garantisce la validità giuridica delle firme elettroniche, delle transazioni e della conservazione elettronica, ed è finalizzato a migliorare la fiducia, la sicurezza tra cittadini, imprese e PA.

Considerazioni finali

Le prove digitali sono fondamentali nei procedimenti penali moderni, ma la loro efficacia dipende da come vengono raccolte, conservate e presentate in tribunale. Seguire i consigli e mantenersi aggiornati sulle normative vigenti è essenziale per garantire che le prove digitali siano ammissibili e possano contribuire a un giusto processo, garantendo un ruolo essenziale nella giustizia moderna.


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