E-commerce sostenibile: Legalità e tutela dei consumatori

L’industria dell’E-commerce ha visto una crescita straordinaria negli ultimi anni, ma questa crescita ha portato anche a una maggiore attenzione all’impatto ambientale delle operazioni online. L’E-commerce sostenibile è diventato una priorità per molte aziende, spinte dalla crescente consapevolezza dei consumatori e dalla necessità di ridurre l’impatto ambientale. 

Elenchiamo di seguito le più comuni misure “green” adottate dagli E-commerce:

Imballaggi Sostenibili: 

Molte aziende stanno cercando di ridurre il consumo di plastica e materiali non riciclabili utilizzando imballaggi sostenibili, come cartone riciclato o materiali biodegradabili. Questo riduce il volume dei rifiuti e l’impatto ambientale.

 Trasporto Sostenibile: 

La consegna dei prodotti acquistati online comporta un impatto significativo in termini di emissioni di carbonio. Le aziende stanno cercando di ridurre queste emissioni utilizzando veicoli elettrici o ibridi, ottimizzando le rotte di consegna e promuovendo la consegna “raggruppata”, minimizzando il numero delle spedizioni.

Produzione con materiali sostenibili:

Sempre più aziende si stanno impegnando nella riduzione dell’utilizzo di materiali ecologicamente impattanti nel loro processo produttivo, al fine di ridurre l’impatto ambientale e tutelare la salute del consumatore finale.

Educazione del Cliente: 

informare i clienti sulle pratiche sostenibili e incoraggiarli a fare scelte ecologiche è diventato un elemento importante dell’E-commerce sostenibile.  La sensibilizzazione sul tema dell’impatto ambientale, quando correttamente realizzata e senza secondi fini (ne discuteremo più avanti), porta l’utente finale a compiere scelte economicamente più svantaggiose per il singolo (es. costo maggiore dei materiali ecologici)  nel breve termine, con un beneficio nel lungo periodo per il pianeta e la sua stessa salute.

Implicazioni Legali delle Dichiarazioni Ecologiche:

La crescente attenzione alla sostenibilità ha sicuramente avviato una rivoluzione delle pratiche degli store online, non priva però di implicazioni legali ed pratiche scorrette utilizzate dalle aziende stesse sotto la maschera dell’impegno ecologico.

Analizziamo di seguito tali pratiche scorrette e le modalità di tutela dei consumatori ad oggi in vigore: 

 Greenwashing:

Questo termine si riferisce all’uso di dichiarazioni ecologiche ingannevoli o esagerate al fine di attirare i consumatori. Il greenwashing è una pratica illegale e può comportare conseguenze legali e di reputazione per le aziende coinvolte. Si veda ad esempio il caso della coca-cola life, pubblicizzata in sud-America con un packaging con etichetta verde accattivante e pubblicizzata come un prodotto con meno calorie e meno zuccheri a base di stevia (presentando poi di fatto più calorie e zuccheri  della famosa coca-cola zero, che altrettanto bene non fa). 

Altro clamoroso caso di Greenwashing è quello di Zara, con la sua linea di capi realizzati con poliestere riciclato da emissioni di carbonio, che di green ha ben poco, considerando che il materiale riciclato costituisce solamente il 20% del capo d’abbigliamento, oltre al fatto che il materiale stesso sia nocivo per la salute.

Per evitare il greenwashing e conformarsi alle regolamentazioni, le aziende dovrebbero fare riferimento a normative specifiche. Ad esempio, negli Stati Uniti, la Federal Trade Commission (FTC) emette le “Green Guides” che stabiliscono le linee guida per le affermazioni ecologiche. Queste guide includono regole sulla veridicità e sulla specificità delle affermazioni ambientali.

 Normative sulla Certificazione e la Verifica Indipendente:

Molte aziende scelgono di ottenere certificazioni o verifiche indipendenti delle loro pratiche sostenibili. In questo caso, dovrebbero fare riferimento alle leggi e alle normative relative a tali processi di certificazione. Ad esempio, le aziende in Europa possono far riferimento al Regolamento (CE) n. 1221/2009  EMAS  qualora vogliano valutare le proprie prestazioni ambientali.L’UE inoltre, ha stabilito obiettivi ambiziosi per la riduzione delle emissioni di carbonio e l’uso di imballaggi sostenibili di cui le aziende dovrebbero essere al corrente.

Normative sulla Protezione dei Consumatori:

Le dichiarazioni ecologiche dei negozi online devono essere in linea con le leggi sulla protezione dei consumatori. In molte giurisdizioni, le leggi proteggono i consumatori da dichiarazioni false o fuorvianti. Ad esempio, il Codice del Consumo italiano stabilisce disposizioni contro la pubblicità ingannevole.

Cause Legali:

I consumatori possono intentare cause legali contro le aziende che ritengono si siano avvalse di pratiche commerciali sleali, come dichiarazioni ecologiche false o fuorvianti, comportando eventuali costi legali significativi e danni materiali per le aziende in questione.

Prospettive:

In conclusione, l’E-commerce green (quello vero) è una tendenza sicuramente positiva nell’attuale panorama commerciale.Tuttavia, Mantenere un approccio trasparente, onesto e conforme alle normative è fondamentale per il successo nell’E-commerce sostenibile ed evitare controversie legali e danni d’immagine, per il bene dell’azienda stessa, il pianeta e dei suoi consumatori.

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